Dante Project

 

THE MUSIC OF DANTE’S COMMEDIA
Project by Sr. Julia Bolton Holloway, Federico Bardazzi, Marco di Manno
Artistic Consultant Carla Zanin

 

ENSEMBLE SAN FELICE
Conductor Federico Bardazzi
Videomaker Federica Toci

 

 

PRESENTATION
Opera Network, in collaboration with Ensemble San Felice, an ancient music group now active for over twenty years on the Italian and international scene, proposes to perform ‘The Music of Dante’s Commedia’, a concept suggested by the medievalist Sr. Julia Bolton Holloway, and realized by the musicians Federico Bardazzi and Marco di Manno with the artistic consulence of Carla Zanin. The performance, which lasts about 90 minutes, is carried out by two recitalists, musicians, singers, and with the addition of a choir of children’s voices.
The performance, ‘The Music of Dante’s Commedia’, thanks also to support from the European Union, has been presented in Spain, Germany, Portugal and Austria. It culminated in the celebrations for the 750th anniversary of Dante’s birth in 2015 with performances in the contexts of the Ravenna Festival and in the Cathedral of Santa Maria del Fiore in Florence, in co-production with the Teatro della Pergola and the Opera del Duomo di Firenze. It has been acclaimed enthusiastically by the public and critics.
The CD has been published in Classic Voice-ANTIQUA for November 2015, the DVD by the Società Editrice Dante Alighieri of Roma, the text of the Commedia with the performed music at http://www.florin.ms/Dantevivo.html.
Music is a presence of great importance in the Commedia. This project uses and concentrates on an analysis of Dante’s text so as to select those in which music is mentioned. This was next followed by a careful research of the musical pieces to BE performED, whether from Florentine manuscripts or those from the other cities in which the poet had stayed or with which he had had direct or indirect contact. The performance is drawn from this absorbing research, in which poetry, music and images come together, creating a complete work of art.

 


The structure is as follows: a first reader gives the explanation in order to present the context, explaining to the audience which parts of the Commedia we are in, who are the personages involved and what was happening to them; the second reader next reads Dante’s verses introducing the musical piece; this is then immediately performed. A video projection accompanies each piece in which are alternated, in a complex abstract elaboration, splendid images of the mosaics of the Florentine Baptistery, miniatures from medieval manuscripts and some of the greatest works of medieval and Renaissance art. All this creates a powerful media impact, bridging antiquity to modernity, using careful philological research but at the same time making Dante’s work more alive in the Twenty-First Century.
As noted, during his extraordinary journey the poet encounters  a vast crowd of personages, some of whom sing in various ways, often songs written by Dante himself (as in the case of Casella who sings Amor che nella mente mi ragiona or Bonagiunata da Lucca from whom we hear Donne ch’avete intelletto d’amore). At other times there are instead liturgical chants, such as when Piccarda sings an Ave Maria. Where there are no single persons, it is the souls or the angels or even allegorical figures like the Virtues who sing. In these cases the performances are by the choir, which can be of women, men, or even of mixed voices. These can be divided into two large categories, selections in Latin and selections in the vernacular languages, in which we find Gregorian chant, Ars Nova polyphony, laude, Alfonso X’ Cantigas de Santa Maria, all from the historical period in which Dante lived.

 


The Gregorian chants are either taken from the repertory of the Hours of Prayer or those from the Mass, including liturgical dramas, antiphons, psalms, responsories, hymns, chants of the Proper and of the Ordinary of the Mass. In performing the chants we gave precedence to Dante’s text, thus omitting in some cases liturgical practices: for instance, most of the psalms are given without the Doxology and without the initial and concluding antiphons; the selections from the Proper of the Mass are performed without the psalm verse and its repetition. These last are always sung by one specific person, outside of the liturgical context, such as by an Angel, or Matilda or Solomon.
The situation is more complicated with the repertory in the vernacular languages but at the same time it is the most challenging. As these poetic texts now lack their original melodies we were required to resort to contrafactum, which is to adapt a different text to a piece of already extant music. For this we had to choose music that could fit according to the various aspects (style, metre, period, geographic origin) of the poetic text. The choices reflect many geographic areas and diverse musical genres, and include also some of the most celebrated collections of the Middle Ages, such as the Llibre Vermell de Montserrat, Alfonso X’s Cantigas de Santa Maria, and the Laudario Fiorentino of the Biblioteca Nazionale of Florence.

 

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LA MUSICA DELLA COMMEDIA
PRESENTAZIONE

 

Opera Network, propone in collaborazione con Ensemble San Felice, gruppo di musica antica attivo ormai da oltre vent'anni sulla scena italiana e internazionale, lo spettacolo La Musica della Commedia, nato da un’idea della medievalista di fama internazionale suor Julia Bolton Holloway e realizzato dai musicisti Federico Bardazzi e Marco Di Manno con la consulenza artistica di Carla Zanin. La performance, della durata di circa 90 minuti, è eseguita da due voci recitanti, strumentisti e cantanti con l'aggiunta di un coro di voci bianche.

Lo spettacolo La Musica della Commedia, grazie anche al sostegno dell’Unione Europea, è stato presentato in Spagna, Germania, Portogallo e Austria. Culmine delle celebrazioni per il 750° anniversario della nascita di Dante, nel corso del 2015 è stato rappresentato in contesti di grande prestigio quali il Ravenna Festival e nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze, in coproduzione con Teatro della Pergola e Opera del Duomo di Firenze. Ovunque l'accoglienza del pubblico e della critica è stata entusiastica.
Il Cd è stato pubblicato nel numero di novembre 2015 da Classic Voice – ANTIQUA, il Dvd dalla Società Editrice Dante Alighieri di Roma.

La musica è una presenza di grande rilievo nella Divina Commedia. Il lavoro svolto si è incentrato sull'analisi del testo dantesco al fine di selezionare una serie di momenti nei quali è citata la musica. Si è quindi proceduto a un'accurata ricerca dei brani musicali da eseguire, sia nei codici fiorentini sia in quelli provenienti da altre città in cui il sommo poeta ha soggiornato o con cui è stato direttamente o indirettamente in contatto. Da questa affascinante ricerca è scaturito lo spettacolo, in cui si fondono armonicamente poesia, musica e immagini, creando una vera opera d'arte totale.

 La struttura è la seguente: una voce recitante legge le didascalie che chiariscono il contesto, spiegando al pubblico in quali momenti della Commedia ci troviamo, quali siano i personaggi che si manifestano e che cosa stia accadendo; la seconda voce recitante legge i versi danteschi che introducono il brano musicale, che viene quindi eseguito in immediata successione. Ad accompagnare ogni brano viene proiettato un video artistico in cui si alternano, in una complessa elaborazione astratta, le splendide immagini dei mosaici del Battistero di San Giovanni, di miniature tratte da codici medievali e di alcuni tra i maggiori capolavori dell'arte medievale e rinascimentale. Tutto ciò crea un forte impatto mediatico, un ponte tra antico e moderno che tiene conto della ricerca filologica, ma al tempo stesso rende ancora più viva l'opera dantesca nel XXI secolo.

Com'è noto, durante il suo straordinario viaggio il poeta incontra una folta schiera di personaggi, alcuni dei quali cantano brani di vario tipo, spesso canzoni scritte da Dante stesso (come nel caso di Casella che intona Amor che nella mente mi ragiona o di Bonagiunta da Lucca da cui ascoltiamo Donne ch'avete intelletto d'amore). Talvolta sono invececanti liturgici, come nel caso di Piccarda che canta un'Ave Maria. Laddove non vi siano singoli personaggi, a cantare sono le anime o gli angeli o anche figure allegoriche come le Virtù. In questo caso l'esecuzione è affidata al coro, che può essere femminile, maschile o anche formato da voci miste. Questi si possono suddividere in due grandi categorie, brani in latino e brani in volgare, comprendendo quindi canti gregoriani, polifonie dell'Ars Nova, laude, Cantigas de Santa Maria di Alfonso X, tutti appartenenti al periodo storico in cui Dante è vissuto.

I canti gregoriani sono tratti sia dal repertorio dell'Ufficio delle Ore che da quello della Messa, spaziando tra drammi liturgici, antifone, salmi, responsori, inni, canti del Proprio e dell'Ordinario della Messa. Nell'esecuzione dei brani è stata data precedenza alla relazione col testo dantesco, trascurando quindi, in alcuni casi, le consuetudini liturgiche: la maggior parte dei salmi vengono eseguiti senza dossologia e senza essere preceduti e conclusi dall’antifona; i brani del Proprio della Messa vengono eseguiti senza il versetto salmodico e la ripresa. In più, questi ultimi, vengono sempre cantati da un personaggio specifico, fuori dal contesto liturgico: un Angelo, Matelda, Salomone.

Per quanto riguarda invece il repertorio in volgare, l'operazione è stata più complessa ma al tempo stesso estremamente stimolante. Per la messa in musica dei testi poetici, in assenza talvolta delle melodie originali, si è ricorsi alla prassi storica del contrafactum, cioè dell'adattamento di un differente testo ad una musica preesistente. Si è trattato di scegliere delle musiche che potessero abbinarsi sotto vari punti di vista (stile, metrica, epoca, origine geografica) al testo poetico. La scelta effettuata spazia attraverso molte aree geografiche e diversi generi musicali, e comprende alcune tra le più celebri raccolte del Medioevo, come il Llibre Vermell de Montserrat e le Cantigas de Santa Maria di Alfonso X el Sabio o il Laudario Fiorentino conservato presso la Biblioteca Nazionale di Firenze.

 

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